Francuccia
00venerdì 11 aprile 2008 22:42
A gentile richiesta del pubblico, si impartisce la seguente lezione tecnico-tattica relativa a come tirare sul prezzo nei mercatini.
FASE PRELIMINARE:
E’ indispensabile munirsi di tante banconote di piccolo taglio (5 o 10 euri) piuttosto che di tagli più grandi. Considerata la tecnica adottata (per la serie: il pianto frutta) inutile specificare che se dobbiamo contrattare su un oggetto che ci viene proposto a 20 euri, non possiamo poi pagare con la medesima banconota.
OCCORRENTE:
tanta cortesia e sorrisi, grande dose di faccia tosta, atteggiamento sconsolato a metà tra la Pietà michelangiolesca e un cucciolo di cocker spaniel.
SVOLGIMENTO DI UN COLLOQUIO-TIPO COL VENDITORE PRESSO CUI HAI ADOCCHIATO CIO’ CHE TI PIACE
“Bellissimo, proprio quello che cercavo!!! (sfoderando sorriso a 78 denti). Quanto vuoi?” “ 30 euri !“.
Qui si cambia repentinamente mimica facciale, assumendo l'aspetto tra il dispiaciuto e il rassegnato.
“Peccato, comunque ti ringrazio e buona giornata” (facendo l’atto di andare via).
Ed è qui che immancabilmente si viene richiamati dal venditore.
“Perché, quanto volevi spendere?”
“Ma io ce li avrei spesi pure 30 euri, perché li vale e perché l’oggetto lo cercavo proprio così. Il fatto è che non ce li ho proprio. Questo è ciò che mi è rimasto (e qui si tira fuori una banconota da 10 ). Cmq ti ringrazio lo stesso, sei stato gentile, ciao.”
Dopodiché si viene richiamati per la seconda volta.
“Guarda bene se nelle tasche hai qualche altra cosa – dice il venditore”.
E tu, facendo finta di frugare in tutti i meandri riesci a trovare due monete da un euro.
“Ecco, questo è veramente tutto ciò che ho”.
A questo punto l’impietosimento è arrivato al culmine e ti porti via per 12 euri una cosa che ti volevano spacciare per 30.
Questa tecnica riesce al 90% dei casi. Per il restante 10% vi consigliamo di cambiare venditore, perché trattasi di bastardo che non si muove a compassione nemmeno se l’ammazzano e quindi è perfettamente inutile recitare.